Lubiana (cintura periferica)

Ljubljana - Slovenia
Tipo di campo
Luogo da definire

 

Storia

Il 23 febbraio del 1942 (vedi DCL21) la città di Lubiana viene completamente recintata da barriere di filo spinato (nei documenti questa azione viene indicata spesso come 'cintura'). Contemporaneamente, Emilio Grazioli, Alto Commissario per la provincia di Lubiana, emana un'ordinanza in cui è fatto divieto alla popolazione di uscire dalla città (vedi DCL22).

 

In questo modo, con Lubiana completamente racchiusa da un reticolato, inizia il primo grande rastrellamento della popolazione. Ogni giorno, a partire dal 24 febbraio, viene perquisito dai militari della Divisione Granatieri di Sardegna (con l'ausilio di carabinieri, poliziotti e finanzieri) uno dei 14 settori in cui è stata divisa la città.

 

L'obiettivo dichiarato è quello di disarmare e sottoporre a controllo i cittadini di Lubiana. Nelle quotidiane operazioni di controllo vengono fermate le persone sospette e tutti i giovani di età compresa tra i venti e i trenta anni, portati presso le diverse caserme della città (in particolare alla Caserma Vittorio Emanuele III dove viene allestito un carcere provvisorio) e qui identificati. Quest'ultima operazione, che decide del loro rilascio o, viceversa , dell'arresto, è compiuta grazie alla complicità di delatori sloveni (vedi DCL21).

 

Il rastrellamento continua per 19 giorni, fino al 14 marzo. Il rapporto finale dell'operazione indica in 20.037 le persone fermate, delle quali 936 incarcerate e 3 uccise.

 

Lubiana rimane completamente rinchiusa dentro una doppia cinta di filo spinato lunga 18 chilometri per tutto il periodo dell'annessione e la popolazione viene sottoposta in seguito ad altri tre rastrellamenti programmati.

 

Il secondo viene eseguito dal 26 al 30 aprile 1942 (108 persone fermate di cui solo alcune arrestate).

 

Di ben altra portata è il terzo rastrellamento messo in atto in maniera parziale dal 24 al 26 giugno e ripetuto in maniera più completa dal 27 giugno al 1 luglio 1942. La città è divisa questa volta in cinque settori (vedi DCL04) e gli ordini sono di controllare in particolare alcune categorie di persone: operai disoccupati, profughi, senzatetto, ex militari, disoccupati cronici, studenti disoccupati, senza famiglia e fuorisciti dalla Venezia Giulia.

 

Durante l'operazione vengono controllate 20.435 persone di cui 2.858 arrestate (vedi DCL01).

 

L'ultimo rastrellamento di Lubiana viene preparato dal nuovo comandante dell'XI Corpo d'Armata, il generale Gastone Gambara. In questo caso, i militari italiani sono coadiuvati anche dai collaborazionisti della Milizia Volontaria Anti-Comunista (M.V.A.C.). Così, tra il 21 e il 23 dicembre 1942 vengono arrestate altre 567 persone.

 

cfr. Tone Ferenc (2000)


 
Risorse
Documenti

Documenti

Documenti

Testimonianze

Provvedimenti

Disposizioni

Links

Links

© TpS Topografia per la Storia: i materiali tutelati dalla legge sul diritto d'autore o concessi a TpS Topografia per la Storia dagli aventi diritto non possono essere riprodotti senza la nostra autorizzazione
Sostieni il progetto campifascisti.it