Loreto - Località di internamento

Loreto (Ancona) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento 22/10/1942
Fonte: AC00006

 

Storia

APPUNTI PER LA SCHEDA

 

Alla fine di ottobre del 1942 arrivano in provincia di Ancona 250 "sfollati" dalla Dalmazia. In realtà sembra trattarsi di civili internati nel campo di concentramento di Molat (vedi AC00006).

 

In una relazione, il prefetto della città dice di aver distribuito gli internati in diversi comuni con non poche difficoltà. In particolare a Loreto sono state sistemate 154 donne, 12 uomini e 15 bambini in alcuni locali definiti spaziosi presso l'ospizio diurno messo a disposizione dall'Amministrazione Pontificia

 

Le maggiori difficoltà nel sistemare il gruppo di internati provenienti dalla Dalmazia è consistito, sempre secondo il prefetto di Ancona, sia dal maggior numero di uomini arrivati rispetto a quelli previsti (45 invece dei 32 precedentemente indicati), sia perché agli sfollati - al loro arrivo nel porto di Fiume (Rijeka, porto di sbarco) - non sono state prestate le misure sanitarie previste e necessarie. 

 

Pertanto si è dovuto ricoverare d'urgenza 9 sfollati nell'ospedale di Numana, mentre a Loreto si è dovuto procedere alla disinfestazione e "bonifica" delle persone (alcune affette da scabbia).

 

Molti sfollati sono privi degli indumenti di ricambio, perciò sono rimasti a letto mentre si faceva la disinfestazione dei vestiti.

 

Infine, il prefetto di Ancona chiede al Ministero come si deve comportare rispetto ai costi per l'assistenza sanitaria e al mantenimento degli sfollati.

 

La risposta dell'Ispettorato dei Servizi di Guerra è abbastanza precisa: "in via di massima, la spesa da sostenere per ogni sfollato non deve eccedere quella fissata con il telegramma del 18 giugno 1942 numero 17466 (non rinvenuto). Inoltre, poiché gli sfollati sono generalmente in stato di indigenza, essi vanno compresi nell'elenco dei poveri, e pertanto nulla è dovuto ai medici condotti" (per le visite e l'assistenza sanitaria) (vedi AC00007).

 

Nel marzo del 1943, Gaspero Barbera, prefetto di Zara, chiede la liberazione di Antonia Zupanovic in Cvitanovic internata presso Villa Laurentano a Loreto (vedi AC00010). (Da una ricerca sul web risulta che a Loreto esisteva una Villa Laurentana delle suore Orsoline).

 

Interessante è la storia di un padre e un figlio entrambi internati a Loreto. Zicovic Terlea Francesco è nato a Sebenico nel 1980, suo figlio Simone nel 1929. Il 29 marzo del 1943 entrambi trovano lavoro come garzoni di campagna: il padre a Porto Recanati presso il colono Giacomo Ascani, il figlio a Passo di Treia (Macerata) presso il colono Costantino Fratini

 

Pochi giorni dopo, il 30 marzo, il prefetto di Ancona chiede di rintracciare entrambi per via di una disposizione nei loro confronti non meglio specificata (vedi AC00011 e AC00012).

 

Forse è l'ordine di internamento al campo di concentramento delle Fraschette di Alatri, almeno questo è quello che sicuramente accade a Francesco Zicovic che parte da Loreto assieme ad un altro internato per il campo di concentramento in provincia di Frosinone il 21 luglio del 1943 (vedi AC00009).

 

In precedenza altri internati, per la precisione tre donne, vengono trasferite dall'internamento di Loreto al campo di concentramento delle Fraschette (vedi AC00008).


note

La nostra ricerca sulle località di internamento è ancora in corso (2013)


 
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