Argenta - Località di internamento

Argenta (Ferrara) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento

 

Storia

Il 17 agosto 1942 il prefetto di Ferrara Carlo Villasanta riferisce all'Ispettorato per i servizi di guerra del Ministero dell'interno che i "congiunti di ribelli della provincia del Carnaro internati ad Argenta hanno chiesto una cucina economica. La spesa si aggirerebbe a circa lire 1500" (AC00430)

 

Da una successiva precisazione veniamo a sapere che gli "sfollati dalla Croazia", vale a dire i civili deportati in Italia come forma di rappresaglia nei confronti della lotta partigiana jugoslava, internati ad Argenta sono 22 e fanno parte di 5 diverse famiglie (AC00431).

 

Il 4 dicembre 1942, a inverno già inoltrato, il prefetto Villasanta si rivolge di nuovo al Ministero dell'interno per chiedere l'autorizzazione all'acquisto di letti e coperte pesanti (AC00433).

 

Questa volta la risposta è negativa. Anzi, l'ispettore per i Servizi di guerra Giuseppe Stracca ricorda (AC00434) che le spese per gli internati della provincia del Carnaro (Fiume) non devono eccedere quelle stabilite con la circolare del 18 giugno 1942, vale a dire lire 50 al mese per l'alloggio, oltre a un piccolo sussidio giornaliero che varia a secondo del numero dei familiari internati (P109). Non sono (o non sarebbero) quindi ammesse altre spese come, ad esempio, quelle per l'acquisto di letti e coperte

 

Nonostante il divieto, il 2 febbraio 1943 il prefetto insiste nel chiedere l'autorizzazione a comperare coperte e letti perché "gli internati sino ad ora si sono adattati alla meglio; è certo però che vivono molto male, per il freddo e la miseria" (AC00435).

 

Come risposta, il Ministero dell'interno ordina al prefetto di Ferrara di far accompagnare tutti gli internati di Argenta presso il campo di concentramento Le Fraschette di Alatri. E' l'11 febbraio 1943 (AC00436)

 

I 22 civili jugoslavi "congiunti di ribelli" internati ad Argenta raggiungeranno il campo di concentramento costruito in località Le Fraschette di Alatri in provincia di Frosinone, in tre diversi momenti.

 

Le prime undici persone arriveranno la notte dell'8 marzo 1943 (AC01934), altre nove persone qualche giorno dopo, il 14 marzo (AC01925).

 

Gli ultimi due internati, gli unici di cui al momento conosciamo i nomi, partiranno per Alatri tre mesi dopo (AC00438).

Questo perché, come scrive il nuovo prefetto di Ferrara Giovanni Dolfin, al momento della partenza degli altri internati Pasquale Zoretic si trova ricoverato all'Ospedale di Argenta assistito dalla moglie Barbara Joretic (AC00437).

 

[scheda a cura di Andrea Giuseppini]


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